La mostra ripercorre, attraverso le fotografie fatte all’epoca ma anche a documenti e oggetti, tutte le tappe della storia della strada. È divisa in tre sezioni: ognuna ha un suo senso compiuto oltre che un suo specifico allestimento.

La costruzione della strada è naturalmente il tema della prima sezione; la seconda e la terza sezione raccontano il dopo, a partire da quando, appena finita la guerra, la strada cominciò a essere percorsa da chi saliva in visita al Pasubio e iniziò a diffondersi e ad affermarsi il suo mito.

Perché la strada è divenuta nel tempo una strada speciale, «un cammino», con migliaia e migliaia di escursionisti che vengono ogni anno a percorrerla, e da ogni parte d’Europa. Non è mai stata infatti, forse nemmeno durante la guerra, solo una via di accesso, un itinerario per arrivare a un luogo. È sempre stata un luogo essa stessa, una di quelle strade che sono insieme percorso e meta. Un’esperienza, che racchiude in sé il suo significato.