Si è chiusa ieri sera, 1° ottobre 2017, la mostra “La Strada delle Gallerie ha 100 anni“, promossa da CAI Sezione di Schio, Comune di Schio e Unione Montana Pasubio-Alto Vicentino. Tante le persone accorse a Schio (VI), nella magnifica cornice di Palazzo Fogazzaro, per celebrare il grande successo di questi sei mesi di esposizione. La serata è stata aperta dall’esecuzione di alcuni brani da parte del Quintetto Praetorius.

Il presidente della sezione CAI di Schio, Umberto Dalla Costa, il sindaco di Schio Valter Orsi, il presidente dell’Unione montana Pasubio – Alto Vicentino e sindaco di Valli del Pasubio, Armando Cunegato e il curatore della mostra Claudio Rigon hanno colto l’occasione per tracciare il bilancio dell’esposizione.

Sono stati quasi 16mila i visitatori della mostra dal giorno della sua inaugurazione, il 25 marzo 2017, al 1° ottobre 2017.

“Ci auguriamo – ha detto il presidente della sezione CAI di Schio, Umberto Dalla Costa – che l’esposizione in futuro possa essere ospitata anche in altre città e che alla fine del suo percorso possa diventare permanente. Auspichiamo, inoltre, che la Strada delle 52 Gallerie possa diventare presto patrimonio dell’umanità. Ora, però, voglio porre l’accento su un altro aspetto che ha reso grande questa mostra: sono state più di 9mila le ore di lavoro donate dai volontari per la fase di preparazione, organizzazione e apertura dell’esposizione a Palazzo Fogazzaro”.

“Per me – ha spiegato il curatore Claudio Rigon – chiudere la mostra significa acquisire la consapevolezza di quello che noi tutti abbiamo fatto: il CAI, la città, il territorio intero. Con questa mostra abbiamo vinto una serie di scommesse. La prima è quella di essere riusciti a dare a un’esposizione su qualcosa di locale un respiro nazionale. La seconda è quella di essere riusciti a uscire dall’ottica del Centenario della Grande Guerra, delle mostre che guardano all’evento bellico con un’estetica grigia e cupa. Noi abbiamo creato una mostra luminosa. Poi c’è una terza scommessa vinta: quella di aver dimostrato che non è vero che le persone si annoiano di fronte a lunghi testi e spiegazioni. Questa mostra è stata costruita minuziosamente, quasi come un’indagine archeologica, restituendo a ogni fotografia, pezzo, oggetto, la sua storia. E i visitatori hanno risposto mostrandoci tutta la loro attenzione per ogni minimo dettaglio”.

Grande soddisfazione per il successo della mostra è stata espressa da parte delle amministrazioni locali promotrici.

“È stata una grande occasione – ha detto il presidente dell’Unione montana Pasubio – Alto Vicentino e sindaco di Valli del Pasubio, Armando Cunegato – per sottolineare l’importanza di quest’opera unica al mondo che tutti noi dobbiamo preservare nella sua straordinaria bellezza”.

“Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti e del prestigio che l’esposizione ha dato alla nostra città e al nostro territorio. È stata una mostra unica nel suo genere” ha sottolineato il sindaco di Schio Valter Orsi.

La cerimonia di chiusura, presentata da Leonardo Busellato, Istruttore Emerito di Speleologia, si è conclusa con un brindisi e un augurio per il futuro dell’esposizione. La serata è stata accompagnata dall’esecuzione di alcuni brani da parte del Quintetto Praetorius.